SIMMETRIA
Ho provato ad approfondire ulteriormente la logica di Ballard, non ho trovato, per il momento, niente di significativo a parte una cosa: il cuore, considerato l’organo asimmetrico per eccellenza, è comunque divisibile almeno in due parti, ciascuna composta da un ventricolo e un atrio.
Basta separarle, spostarle verso i lati del torace, e potremmo avere gli analoghi di fegato e milza, due organi che hanno molto a che vedere con il sangue. Non comunicano molto tra loro, ma neanche le due metà del cuore lo fanno, almeno direttamente. Quando succede è un grosso problema.
Sia detto per inciso: studi recenti hanno mostrato una certa affinità tra i cordati primitivi e gli echinodermi, che comprendono ricci di mare, stelle marine, oloturie eccetera. Gli echinodermi hanno usualmente una simmetria raggiata penta-laterale. In nessun modo tuttavia mi riesce di immaginare un uomo diviso in cinque spicchi in qualche modo corrispondenti l’uno agli altri.
Dovremo quindi accontentarci, credo, di farci in quattro. Come si dice.
E così forse, oltre alla simmetria perduta della blastula, recupereremmo un po’ del nostro, sempre troppo precario, equilibrio. Traformandoci in qualcosa di simile alle figure delle moderne carte da gioco.
Nanni Malpica
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