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Lo Shiatsu Namikoshi

SHIATSU NAMIKOSHI

"Lo Shiatsu è come il puro affetto materno. La pressione delle mani fa scorrere le sorgenti della vita".

Tokujiro Namikoshi

Shiatsu è un termine giapponese, fusione di due parole: "shi" che significa dito e "atsu" che significa pressione, quindi "digito-pressione".
 

Per parlare di Shiatsu bisogna innanzitutto ripercorrere la storia di Tokujiro Namikoshi, il padre dello Shiatsu moderno, che è poi la storia stessa dello Shiatsu.

Tokujiro Namikoshi nacque nel 1905 nell'isola di Shikoku in Giappone. Nel 1912 all'età di 7 anni la famiglia si trasferisce dal caldo clima del mare nel freddo clima dell'isola settentrionale di Hokkaido e qui inizia la storia dello Shiatsu Namikoshi.

La madre, in seguito allo stress del lungo viaggio, al cambiamento di clima e al cambiamento di vita, si ammala di reumatismo articolare acuto generalizzato. Nel villaggio in cui vivevano non esisteva un medico né medicine. Tokujiro e i quattro fratelli, non sopportando di veder soffrire la madre, presero a massaggiarle a turno le zone dolenti. Quando era il turno di Tokujiro la madre spesso diceva: "le tue mani sentono meglio"; queste lodi incoraggiavano il ragazzo. Pur non avendo nozioni anatomiche e fisiologiche, le sue mani e le sue dita sensibili avvertivano le differenze di temperatura e stato di tensione della pelle e adeguava la pressione a queste variazioni. All'inizio pratica l'80% di frizioni e il 20% di pressioni, ben presto si accorge che invertendo le percentuali e applicando l'80% di pressioni e il 20% di frizioni i risultati erano migliori. Notò poi che la pressione esercitata con i pollici arrecava più sollievo e la tensione del corpo si allentava. Concentrò il trattamento sulle zone più rigide e più fredde e dopo non molto tempo la madre cominciò a migliorare.

"Aveva praticato pressioni lungo le docce paravertebrali all'altezza della regione dorso-lombare, senza saperlo aveva stimolato la secrezione di cortisone (sostanza che cura il reumatismo) da parte delle ghiandole surrenali". Questa "sperimentazione all'oscuro" gli rivelò la capacità dell'organismo di guarire da sé. Era riuscito a mettere in moto i poteri autoterapeutici del corpo. Questa è l'origine dello Shiatsu.

Fu così che Tokujiro, studiando le correlazioni dei p.ti Shiatsu con l'anatomia e la fisologia, mise a punto una tecnica completa creando il cosiddetto "Namikoshi Shiatsu Sistem".

 

Il Ministero della Sanità giapponese definisce così lo Shiatsu:

"Lo Shiatsu è un trattamento nel quale si usano i pollici e il palmo delle mani per esercitare pressioni su determinati punti del corpo, allo scopo di correggere irregolarità dell'organismo, di conservare e migliorare lo stato di salute e di contribuire alla cura di taluni stati morbosi".

Tutte le altre tecniche di Shiatsu sono dette "Shiatsu derivato" per distinguerle dallo Shiatsu Namikoshi unico riconosciuto dal Ministero della Salute Giapponese, inoltre molte tecniche di Shiatsu derivato sono state messe a punto da ex allievi di Tokujiro Namikoshi.

Tokujiro Sensei è stato uno dei primi a sostenere la "terapeuticità" della risata. Diceva che ridere concorre a mantenere la salute perché il movimento verticale del diaframma provocato dal riso stimola il cuore, migliora la circolazione, attiva le funzioni dello stomaco e dell'intestino e contribuisce a regolare le secrezioni delle ghiandole endocrine. Inoltre ripeteva spesso un vecchio detto orientale: "il riso è la porta della felicità, la risata ringiovanisce il volto, il corruccio lo invecchia". I miei più bei ricordi di Tokujiro Sensei sono le sue "grasse" risate!

"Nello Shiatsu Namikoshi si opera su 660 aree del corpo: gli "tsubos". La parola "tsubo" in giapponese significa scatola. Gli tsubos si trovano in maggior quantità attorno alle articolazioni, vicino alle inserzioni dei muscoli, in corrispondenza di nervi, ghiandole, vasi sanguigni e linfatici. Come nelle anse dei fiumi si accumulano i detriti, negli tsubos si depositano i materiali di rifiuto del del corpo formando degli ingorghi o blocchi energetici, che possono provocare disturbi fisici e psichici. Agendo sui punti tsubos sparsi in tutto il corpo, mediante le pressioni shiatsu, si sbloccano gli ingorghi energetici favorendo il rilassamento psico-fisico e migliorando lo stato di salute. E' però fondamentale conoscere con precisione gli tsubos e sapere come applicare e modulare la pressione".

Ma come agisce lo Shiatsu? Secondo i Maestri giapponesi:
"Molti disordini fisici possono essere provocati da una causa comune, la causa comune è kori, termine giapponese che significa contratture e nodi nei muscoli e nel miofasciale. Rilassando kori attraverso lo Shiatsu si aiuta a prevenire la malattia e a promuovere un migliore stato di salute, questo significa che l'operatore Shiatsu usa i pollici e il palmo delle mani altamente sensibili per localizzare e accertare le aree di kori nel corpo del ricevente e poi modulando di conseguenza la pressione rilassa e allenta la muscolatura.
La salute è mantenuta attraverso l'equilibrio tra il sistema nervoso simpatico e parasimpatico (sistema nervoso autonomo), la perdita di equilibrio tra questi due sistemi dà come risultato l'indebolimento del sistema fisico e psichico. Lo Shiatsu agisce sul sistema nervoso autonomo: la digitopressione provoca una stimolazione della superficie del corpo (soma) che eccita un riflesso di risposta nel viscere (cuore, stomaco, intestino ecc..) riflesso somatoviscerale. Questa sua azione sui riflessi somatoviscerali concorre a riportare in equilibrio il sistema neurovegetativo o autonomo."

"Lo Shiatsu sollecita le capacità di rigenerazione e autoguarigione che l'organismo umano possiede e che nessun altro meccanismo può eguagliare".

Tokujiro Namikoshi

Per finire lo Shiatsu è una tecnica a sé stante, assolutamente tipica nel suo essere e non a caso è definita "un'arte per la salute ed il benessere".


Toronto 95

 
Mary Leccisi Con Tokujiro Sensi: Congresso Mondiale di Shiatsu, Toronto 1995